È una corsa in salita quella del biotech italiano tra Pnrr, post Covid e crisi delle materie prime. L’analisi di Elena Sgaravatti, vicepresidente di Federchimica Assobiotec. Il 2026 è dietro l’angolo. Le risorse del Pnrr sono veramente molte ed è un’occasione unica. Purtroppo per le aziende italiane è una corsa in salita.

Elena Sgaravatti ama le sfide. E ogni volta che ha l’opportunità di mettersi in gioco non si tira indietro. «Imparare qualcosa di nuovo consente di crescere e diversificare». La sua voglia di innovare affonda le radici nella curiosità e nella tenacia…

Donne Impresa è Elena Sgaravatti. Viene da una famiglia di vivaisti e, dopo una carriera in Big Pharma, ha lanciato una startup che si focalizza sul trasferimento di tecnologie dalla ricerca universitaria alla commercializzazione di prodotti derivati da vegetali.

C’è tutto l’impegno di HöbePergh nei nuovissimi body wash “Wood Moss” e “Red Wild”, due prodotti assolutamente innovativi che nascono dalla collaborazione con Rigoni di Asiago, eccellenza veneta nella produzione di confetture biologiche a km 0.

Le biosoluzioni, ispirate dalla natura e frutto di milioni di anni di evoluzione, rappresentano un potente strumento per accelerare la transizione verso un futuro sostenibile e competitivo. PlantaRei  Biotech ha sviluppato e brevettato GPI 4Planet™, una biosoluzione innovativa e un’alternativa ecologica al GPI, una molecola attiva presente nel nostro organismo e ampiamente utilizzata in dermo-cosmesi per le sue comprovate proprietà lenitive e antinfiammatorie.